METAVERSO, QUANTE OPPORTUNTITà

IL METAVERSO È UN UNIVERSO PARALLELO DIGITALE, DOVE CHI ACCEDE PUÒ ESSERE CIÒ CHE DESIDERA. E IL BUSINESS PER LE AZIENDE È ENORME.

Come spiega l’ottima guida a cura di Osservatorio Metaverso, non esiste una definizione univoca di metaverso.

Al di là delle sue accezioni come realtà aumentata (e cioè come arricchimento del mondo che vediamo con oggetti e informazioni digitali che si sovrappongono al mondo reale, vedi Pokémon Go) o come mondo 3D in generale all’interno del quale giocare o socializzare (ne sono un esempio Roblox, Minecraft, Fortnite), l’idea più diffusa e più evoluta di metaverso è quella che lo definisce come “vero e proprio mondo tridimensionale digitale”. Il metaverso è quindi un universo immersivo che mira a far sentire l’utente completamente immerso in uno scenario digitale, al quale accedere tipicamente attraverso l’uso di visori 3D.

Non a caso abbiamo assistito al cambio di naming della holding di Facebook, oggi “Meta”: con questo nome il gigante di Menlo Park spinge la propria divisione dedicata alla produzione di visori 3D e che ha venduto, dall’inizio al 2021 fino a oggi, qualcosa come 15 milioni di visori a livello globale.

Il metaverso è la prossima evoluzione di Internet, proiettata a divenire non più una rete di pagine web, ma di luoghi tridimensionali immersivi, dove gli utenti si sposteranno esattamente come si spostano nel mondo reale.

Analizzando la questione in senso più filosofico, possiamo definire il metaverso come la prossima evoluzione di Internet: non più una rete di pagine web, ma di luoghi tridimensionali immersivi, dove gli utenti si sposteranno esattamente come si spostano nel mondo reale, attraverso un’esperienza in tutto e per tutto ad esso parallela.

È proprio su questa accezione più evoluta che si innestano le nuove opportunità per le aziende (tutte le aziende). Il metaverso infatti rappresenta un nuovo canale di comunicazione tra i brand e i consumatori, con tutti le possibilità che racchiude.

Il mercato del metaverso è già enorme: al momento (inizio 2023), le stime sul valore globale del mercato del metaverso prevedono che toccherà un valore compreso tra i 10 e 15 miliardi di dollari da qui al 2025. Il settore sta attirando enorme attenzione da parte di investitori e aziende: sicuramente dei produttori di tecnologie e dispositivi VR e AR, naturalmente dei creatori di giochi e piattaforme per la socializzazione online, ma anche dei soggetti del manifatturiero che creano nel metaverso i gemelli digitali dei propri prodotti fisici, mettendoli in vendita in store virtuali come evoluzione arricchita dei tradizionali ecommerce.

Non finisce qui: le aziende possono utilizzare il metaverso per fare pubblicità sfruttando così un nuovo canale da aggiungere al marketing mix ma anche creando esperienze di marketing immersivo. Le aziende possono anche creare un nuovo mercato per propri prodotti esclusivamente digitali, dove oggetti non esistenti nel loro mercato fisico vengono creati e venduti, magari per permettere agli utenti di vivere esperienze esclusive.

Il metaverso è altresì il teatro perfetto per far convivere un’esperienza di gioco con una di shopping. La presenza sui metaversi si basa infatti su avatar, personaggi digitali che possono assomigliare all’utente reale o distaccarsene totalmente, ma che in ogni caso possono (ma di fatto devono) essere equipaggiati con abiti e accessori, alcuni dei quali sono gratis e altri a pagamento. Si capisce che le potenzialità di vendita in quest’ambito sono praticamente infinite.

Facciamo un esempio per ricapitolare: una azienda della moda può creare uno store virtuale dove mettere in vendita i gemelli digitali dei propri prodotti fisici e che un avatar potrà indossare mentre si aggira per il metaverso, ma può anche mettere in vendita prodotti che nelle sue boutique reali non esistono, e anche non necessariamente legati al core business dell’azienda. Può per esempio mettere in vendita biglietti o lasciapassare per partecipare a una sfilata o a una festa dove l’acquirente può incontrare virtualmente lo stilista del brand o altre celebrity. Il processo d’acquisto può addirittura essere capovolto: un consumatore può partire dal metaverso per acquistare un bene personalizzato. Insomma, si capisce che le possibilità sono infinite. Basta che l’utente paghi e, mediamente, è disposto a farlo.

Visto però che parliamo di oggetti digitali - e quindi di base replicabili - per le aziende, quelle della moda per prime, si ripresenta l’annoso problema della contraffazione che le affligge nel mondo reale, riducendo peraltro la fiducia degli utenti nei loro acquisti nel metaverso. Come garantire allora la autenticità degli oggetti in vendita? Ecco che entrano in gioco gli NFT (non-fungible token), oggetti digitali unici e non intercambiabili. Ogni NFT è registrato infatti su blockchain, registro digitale immodificabile che garantisce l'originalità di ogni NFT, rendendolo univoco e tracciabile: non ne può esistere un altro uguale e si può sempre risalire al suo legittimo proprietario.

Non è finita: andando al di là della vendita, il metaverso può essere un veicolo per migliorare la collaborazione e la comunicazione interna, o quella tra aziende e la rete dei partner commerciali; può essere un metodo per fornire formazione e addestramento a distanza in modo più efficiente e coinvolgente; può essere un modo per organizzare eventi e conferenze virtuali con portata globale, ancora una volta in maniera immersiva e - volendo - esclusiva.

Per riassumere, il metaverso è una delle nuove frontiere del mercato, un nuovo luogo ancora da esplorare ma già da difendere, dato che le implicazioni a livello di security sono molteplici, per molti versi analoghe a quelle del web tradizionale (attacchi informatici, come il malware e la violazione dei dati).

Per sfruttarne sin da subito le enormi potenzialità, le aziende possono rivolgersi a player dalle molteplici competenze e già esperienza per mettere in atto il progetto di metaverso più adatto a sé. Il Gruppo E, per esempio, fornisce infrastrutture, servizi cloud e security per progetti nel metaverso, così come si offre di ricoprire il ruolo di coordinatore di progetto per attività che coinvolgono più aziende e fornitori, come realtà esperte in NFT o sviluppo di ambienti virtuali.

Per saperne di più, stay tuned per conoscere la nostra ultima case history relativa all’atelier virtuale di Reda/Lanieri.

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